Rettore – Wiegand

Rettore (2076) – Wiegand (1930)

2 -11 – 2018

Siciliana

 

1. Cf3 c5 2. e4 e6 3. d4 cxd4 4. Cxd4 Cc6 5. Cc3

In passato ho preferito approfittare dell’opportunità 5.Cb5 ma in questo torneo ero aperto alle varianti Paulsen e Scheveningen.

5…Dc7 6. Ae2 a6 7. O-O Ab4 8. Cxc6! bxc6 9. Dd4 Ad6 10. f4 e5 11. Dc4! Cf6!

Su 11…exf4 avevo calcolato una linea che partiva dall’interessante 12.Ah5!? su cui era basata la mia mossa Dc4. L’attacco su f7 sembra in effetti micidiale: 12.Ah5, g6 13.e5!. Axe5 14.Axf4 e l’Ah5 è tabù a causa di Axe5 Dxf7+ e Df8# e in caso di d6 al Bianco basta ritirare l’Alfiere per garantirsi un vantaggio grazie alla posizione avversaria disseminata di debolezze. ebbi qualche dubbio attorno alla difesa 12…Ch6 anche se in parte mi sembrava un suicidio posizionale poiché il Cavallo si sarebbe sottoposto in futuro ad Axh6. Ad un certo punto interruppi le mie analisi quando vidi la semplice 12.g3! con cui il Bianco sempre grazie all’attacco su f7 si garantisce una posizione superiore. Dopo la solida 11…Cf6 il compito del primo colore si rivelava invece enormemente più difficile…

12. f5!

A partire da questa mossa nasceva il mio piccolo capolavoro posizionale.La tattica pungente che si era appena affacciata ai miei occhi veniva dunque  lasciata alle spalle e di fronte si prospettava una bellissima partita sul piano strategico dove a prevalere saranno le manovre in luogo delle mere combinazioni.

12…a5 13. Dd3! Aa6 14. Df3

Una manovra alla “Karpov”… il Bianco ha un rifugio sereno per la Donna in f3, la sua tana ottimale. Con ciò per quanto il Nero paia attivarsi ad ovest la verità è che con la sua mossa f5 il Bianco ha costruito un vantaggio duraturo sul piano posizionale. Come decifrarlo? Anzitutto con la difficoltà del Nero di trovare un rifugio sicuro per il suo Re. Ora l’arrocco classico è inibito dal “giardino” (l’idea di f5) ad ovest è inconcepibile e resta perciò la collocazione del Re al centro della scacchiera che peraltro Wiegand nel post partita ha ammesso saper trattarsi dell’idea più logica in questo tipo di linee.

14…Axe2 15. Dxe2 Db6+ 16. Rh1 Da6

Con proposta di patta, ma il Bianco persegue il tema della “tana ” in f3

17. Df3! h6 18. Ae3 Dc4 19. a3!

Il Bianco procede cauto con mosse profilattiche. Qui avvedendosi della forte minaccia Ab4.

19…Tb8 20. Tab1 Re7!

Dall’alto della sua conoscenza in questa apertura, Wiegand propone il piano più efficace per mantenere l’equilibrio. Il re in e7 è protetto come spesso accade nella Siciliana dal centro di pedoni. L’assenza dell’arrocco indebolisce sensibilmente i suoi pargoli ad est e in particolare g7 ma conservando una posizione attiva può procedere con l’idea del sacrificio e conseguente apertura della g con controgioco dinamico. L’attività egli la sta dimostrando in effetti ad ovest dove la lotta degli spazi è in relazione alla struttura pedonale assolutamente pari. E in questa parità il Nero si sta proponendo con un attacco incisivo, Torre che pressa il pedone b2, Donna attiva in c4 e relativa pressione del pilastro e4. Insomma, volendo si potrebbe preferire persino la posizione del Nero…. Ma qualcosa d’incredibile sta per abbattersi sulla scacchiera.

21. Aa7!!

Al torneo di Berlino è possibile proporre una propria partita per il premio di bellezza. Se vogliamo l’elemento che più mi ha lasciato l’amaro in bocca tra le mie scelte è proprio aver preferito la partita successiva in luogo di questa. Avevo pensato che la tattica più estrema avrebbe sensibilizzato maggiormente la giuria di una bella partita strategica. Ma questa partita strategica è in effetti condita da una sequenza paradossale che forse li avrebbe ammaliati come il canto di una sirena. Onestamente 21.Aa7 è troppo assurda per essere giusta e se lo è non può non meritare i due punti esclamativi ed il titolo della mia miglior mossa in tutto il torneo. Dunque:il Bianco anziché ritirare subito il proprio Alfiere in g1 (occorre ovviamente difendere c3 dalla minaccia Axa3) agevola lo sviluppo del Nero regalandogli un tempo gratis per il raddoppio delle Torri e, dulcis in fundo, rinforzando il loro attacco su b2! L’arcano viene svelato successivamente.

21…Tb7 22. Ag1 Thb8?

Per quanto possa sembrare incredibile è forse proprio questo l’errore decisivo della partita di Wiegand il quale a fine partita ha ammesso con molto fair play la superba qualità del mio gioco. Paradosso per paradosso la mossa corretta sarebbe stata proprio l’altrettanto paradossale Tbb8! con cui però allora… è improvvisamente perfettamente giustificata Aa7 che vince in effetti un tempo secco, e qui la matematica non è un’opinione!

23. b3!

Punto cardine della strategia avevo notato che i pezzi attivi del Nero ad ovest erano anche sensibilmente sospesi

23…Da6 24. Ca4!

Ora si può notare dove trova nuova linfa l’architettura del Bianco! Il pedone a3 è tabù poiché dopo 25Ac5, Axc5 26Cxc5 il Nero perde la qualità proprio a causa della Torre adescata in b7!! Come liberarsi di questo doppio famigerato? Poiché Db5 non è possibile a causa di c4 ecco che il Nero deve correre ai ripari.

24…Da8 25. Tbd1!

Se prima la difesa di a3 nasceva sul piano tattico ora con tutti i pezzi neri alle corde il pedone viene difeso sul piano dinamico. Dopo 25…Axa3 il Bianco risponde semplicemente con 26Dg3! ed oltre ad avere un attacco travolgente il Bianco recupera agevolmente anche il materiale sacrificato. A questo punto in prospettiva di una posizione estremamente aggressiva del Bianco il Nero procede per la costruzione di una rocca meno facilmente assaltabile. Valutazione corretta a mio giudizio, tuttavia ecco subentrare il secondo stadio della mia pianificazione.

25…Tb5 26. Dg3 Ac7 27. Dxg7!

Il Bianco ingoia dunque questo boccone solo dopo lunghe estenuanti precauzioni.

27…d6!

Wiegand dimostra un sangue freddo e una pazienza altrettanto notevoli. La partita sarebbe finita subito in caso di 27…Tg8? 28.Txd7!!, Cxd7 29f6+, Re6 30. Dxh6, (con la minaccia esiziale Dh3+) Th8 31.Dg5 e non c’è difesa su Df5. Questa variante è anche un perfetto esempio e rende molto bene l’idea del perché proprio ora il Bianco sia pronto per la cattura del pg7. I pezzi attivi al centro proteggono indirettamente dal controgioco tematico dettato da Tg8.

28. Dg3! Tg8 29. Df3

Che l’attacco arrivi da ovest o da est non importa purché la Dama raggiunga sempre la propria reggia protetta in f3. Questo tema difensivo è apparso tre volte in partita e partendo da condizioni diverse. Un altro regalo estetico alla composizione…

29…h5 30. Cc3?!

Pur rivelandosi ininfluente, questa mossa è certamente una concessione che poteva essere tranquillamente evitata posticipando l’intermedia di una o due mosse. GIocata ora il Bianco accelera le operazioni di contrattacco del Nero ad est. ciò sarebbe potuto costare il pg2 che però va detto non gioca alcun ruolo effettivo nella battaglia..

30…Tbb8 31. h3 Tg7

La strada è in discesa per il Bianco. La terza fase del suo piano multistadio è capire come approfittare del pedone in più in g7. Individuato il punto debole in f6 e l’appartamento in h4 non è difficile trovare la seguente manovra.

32. Af2! Tbg8 33. Ah4!

Per fortuna mi sono reso conto che il regalo in g2 non avrebbe sostanzialmente concesso nulla al Nero impossibilitato comunque com’era a cambiare le condizioni della partita. Certo secondo me sarebbe valsa la pena approfittare del dono se non altro da un punto di vista psicologico.

33…Th8?! 34. Df2 Th6 35. De3 Thh7 36. Df2 Th6 37. Td3 Dg8 38. Tfd1 Db8 39. Dd2 Thh7 40. De1 Th6

Dopo aver fatto danzare i pezzi sulla scacchiera in ragione della propria supremazia posizionale il Bianco finalmente raggiunge la quarantesima e si prende il tempo necessario per scoprire il piano vincente in una situazione che chiaramente lo vedeva ai margini del traguardo. La soluzione arriva rapida ed implacabile.

41. Dd2 Thh7 42. b4! 1-0