Questa è una partita divenuta celebre di Elisa. Nel settembre 2017 Karpov affrontava in simultanea 15 talenti della Lombardia. Egli veniva da tre simultanee a Forte Village dove aveva appena inaugurato la sua Chess Academy, e come in questa occasione aveva vinto tutte le partite. A me che collaboravo con lui e che avevo avuto occasione di assistere a tutte le sue performence notare questo suo unico stop con la mia allieva mi aveva colpito non poco. Era la sua prima patta dopo una sequenza di ben 34 vittorie.
Inorgoglisce il commento del Maestro Franco Zaninotto sul social n. di FB «Pareggiare con Karpov con il nero, pedone isolato d5, ci riuscì Kortschnoi (a Bagujo, francese con Cd2 c5, sempre), non ci riuscì (2 volte su 2) Kasparov (con la Tarrasch). Complimenti a Elisa.»
Anatoly Karpov – Elisa Cassi
Slava
1. d4 d5 2. c4 e6 3. Cf3 Cf6 4. Cc3 c6 5. e3 Cbd7 6. Dc2 Ad6 7. b3 e5!
Qui si nota il grande vantaggio didattico del lavorare per concetti e idee piuttosto che seguendo pedissequamente le sequenze da manuale. Con Elisa affronto settimanalmente una vera e propria battaglia dove la mia ostinazione nel tenerla all’oscuro della teoria si scontra spesso con la sua determinazione nel voler conoscere ogni singola mossa. Inversamente il nostro lavoro è più concentrato sui vari piani di gioco e naturalmente sulla comprensione e corretta gestione delle varie strutture pedonali. Questo spiega l’approccio anti-teorico di Elisa che qui intravede una posizione con pedone isolato attorno al quale ruota una numerosa ed energica attività di pezzi. Così, senza avere dalla sua una buona conoscenza dell’apertura ma disponendo del confronto e conforto di quella struttura vista e rivista ecco chiarirsi nella sua mente una posizione dai vari punti di forza che per giunta ottiene lo scopo di sorprendere l’ex campione del mondo. …E questo, diciamolo, è un altro vantaggio del procedere con idee subordinate alla propria testa piuttosto che a quella dei libri.
8. cxd5 cxd5 9. dxe5 Cxe5 10. Cd4 Ad7 11. Ncb5 Ab8 12. Ae2 a6 13. Cc3 Ad6 14. Ad2 Tc8 15. Db2 O‑O 16. O‑O De7 17. a3 Cc6 18. Cf3 Af5 19. Tfd1 Ce5 20. Cd4 Ag6
Elisa ha una posizione da sogno contro Karpov e tuttavia questi inizierà con una serie di mosse profilattiche tipiche del suo stile, che sorprenderanno tanto Elisa quanto il pubblico presente.
21. h3! Tc7 22. Ae1! Tfc8 23. Af1! b5 24. Ta2!!
Karpov interrompeva il suo giro spedito tra le scacchiere bloccandosi sistematicamente su quella di Elisa. Il modo energico di giocare della campionessa italiana lo stava in parte mettendo alle corde. Tuttavia le sue “mosse alla Karpov” come ben sappiamo non risultavano solo appariscenti ma anche estremamente efficaci. Elisa un po’ tramortita dalla tipica arte del campione faticava a trovare un piano e come è naturale arrivava quella che probabilmente era la sua prima mossa… un po’ nervosa.
24…b4?!
“E’ incredibile!” mi disse poi il giorno successivo mentre a casa analizzavamo la partita. “Lui mi gioca queste mosse così strane.. e io che ho una posizione così attiva non riesco a trovare un varco!” E l’affermazione mi faceva sorridere perché mi ricorda ancora le stesse parole che tanto spesso ha tuonato Kasparov in condizioni simili. Elisa senza rendersene conto si era trovata di fronte all’arte di Picasso esplicata da Picasso medesimo. Le dissi che in questa posizione probabilmente un forte giocatore avrebbe avuto semplicemente pazienza e magari contrapposto una mossa altrettanto utile come h6!? (che da un po’ d’aria al proprio Re) piuttosto che lanciarsi precipitosamente nelle proprie operazioni. b4 nella fattispecie è prematura perché permette al Bianco di levarsi anzitempo della debolezza in a3. Sulla base delle sue stesse preoccupazioni e con quello che avverrà successivamente anche Elisa dovrà convenire.
25. axb4 Axb4
Elisa sa che in una posizione con pedone isolato la prima cosa che deve evitare è un eccesso di cambi. Correttamente era dunque soprattutto preoccupata della manovra Ta1-c1 che avrebbe provocato la liquidazione peggiore, quella dei pezzi pesanti. Con la debolezza in a3 questa manovra era impossibile poiché la Torre sarebbe rimasta inchiodata alla difesa e d’altra parte b4 per il Bianco sarebbe risultata eccessiva poiché avrebbe ceduto la casa c4. Così adesso si era sentita quasi costretta a congegnare il piano di sacrificio con Tc2 nel momento in cui l’avversario avrebbe giocato Ta1. Ma anche questo tipo di soluzione avrebbe richiesto un’accurata preparazione (mosse come appunto h6 che evitano la difesa indiretta Tc1 e guariscono l’ottava traversa), preparazione che il Bianco si è lasciato parimenti alle spalle con la sua sbrigativa b4?!. A questo punto Elisa va in panico e in effetti in analisi, sempre durante le nostre lezioni, ci era proprio parso che le soluzioni ingegnose di Karpov avessero ottenuto lo scopo. Per fortuna due mosse dopo arrivava la proposta di patta, dovuta probabilmente alla difficoltà di gestire una simultanea con tanti giovani motivati, alcuni dei quali tra i migliori talenti della Lombardia. Inoltre la posizione rimaneva oggettivamente, malgrado le succitate considerazioni strategiche, quanto meno molto difficile. Insomma, un pensiero in meno per il campione e una patta meritata per Elisa!
26. Ca4 a5 27. Axb4
½-½