Il Festival Internazionale di Spilimbergo svoltosi nella seconda settimana di agosto è stato uno dei più strepitosi successi della storia scacchistica italiana. E’ stato realizzato il record nazionale di partecipazione con 357 giocatori, e il torneo ha vissuto l’onore della visita del pluricampione del mondo Anatoly Karpov. Due autentiche magie per le quali sui social ho potuto verificare l’interrogativo da parte di molti appassionati: “Qual è il segreto di cotale impresa? Come hanno potuto contattare Karpov?” La stretta di mano avvenuta tre anni fa tra me ed Andrea Bisaro è un regalo in termini di fiducia e il risultato appena raggiunto è un premio per l’avvedutezza di questo coraggioso organizzatore. Veturia ha tra i suoi compiti proprio quello di mettersi al servizio delle società che operano nel non facile campo della realizzazione dei festival. Una non del tutto oculata gestione del calendario da parte della federazione e i costi spesso proibitivi rendono i tornei sovente poveri sotto vari punti di vista: premi, partecipazione, iniziative. In questo ambito non è difficile comprendere la ragione per cui le società sono restie ad investire in forze trainanti come Veturia, ma la verità è che l’investimento, peraltro moderato, porta ad una catena di vantaggi che come provano i risultati, sovrastano lo sforzo iniziale. Uno dei piani principe è quello della crescita graduale, dell’apertura verso sogni via via più grandi e della presentazione di sorprese e miglioramenti al giocatore ospite della nuova struttura. Così è stato ad esempio per Parigi e l’acclamato successo del “Photo Package” e dei bollettini. Per Bratto che nei tre anni in cui abbiamo operato ha avuto una crescita graduale dai 100 ai 200 giocatori culminando tra le varie iniziative, con l’esimia presenza di un GM arbitro della caratura di Alexander Zlochevsky. Il piano prevedeva che il passo successivo sarebbe stata proprio la presenza di Anatoly Karpov ma ahimé un cambio di gestione proprio nella fase culmine faceva sì che questo piatto d’oro scivolasse tra le mani di Spiliscacchi e del suo organizzatore affabilmente pronto ad esaudire le mie richieste e quelle del campione senza esagerare con i vincoli. Il consolidato rapporto lavorativo tra me e Karpov ha fatto sì che il campione accettasse di addentrarsi in questa cittadina medievale con fiducia curiosità e senza tante riserve benché il programma per lui fosse tutt’altro che agevole. Conferenza alla mattina, presenza in sala torneo il pomeriggio e un’ardua simultanea la sera contro venti irriducibili amatori che armati di coltello tra i denti trascinavano il campione sino allo scoccare delle due di notte! Karpov comunque è stata solo la ciliegia che coronava un lavoro assai più grande di Veturia il quale ha messo a disposizione come sempre un servizio di promozione e di pubblicità del torneo, il Photo Package realizzato da Valeria Ferrara, la mia disponibilità come traduttore dall’inglese o dal russo in ogni circostanza, la nutrita presenza dei tanti allievi della Scuola Veturia che come sempre favoriscono in termini di quantità e di qualità il valore del torneo anche nelle fasce più basse. Tra i vari esempi il campione moscovita under 8 Kirill Minnullin nel torneo C e la campionessa italiana under 14 Elisa Cassi nel torneo A. Tutti fattori che insieme al richiamo del quattro volte campione del mondo hanno favorito il raggiungimento di uno storico record di partecipazione. E si auspica sia solo l’inizio!